giovedì 3 luglio 2008

Del perchè sarò un tennico a vita

Si, a fine mese appendo il mouse al chiodo, quello dell’ufficio almeno. Ma, c’è un ma. C’è sempre un ma. Il mio si è materializzato sotto forma di cognato tecno-negato. Certe persone non dovrebbero poter accedere alla tecnologia. Dovrebbero limitarsi ai televisori (meglio se a valvole) al cellulare o a tipi di tecnologia che non necessitano di essere capiti per funzionare (ad esempiol’ABS dell’automobile).

-Pronto Peppo?-
-Seeeeeee.-
-Ti disturbo.-
-mannò figurati, dimmi tutto.-
-Non mi va internet.-
-Gnngnggg (rumore di denti che digrignano), ehm... Si.-
-Ho già chiamato Telecom e dicono che non è un problema loro.-

Apro un piccolo inciso, sono poche le colpe non attribuibili a Telecom. Inoltre i call center sono situati su di un satellite geostazionario in orbita nella spazio e i cervelli in assenza di gravità iniziano a dare segni di squilibrio.

-Mi hanno detto che se voglio il tennico ci vogliono 24 euro, non è che hai tempo di passare?-
-SSSi, ma non precipitiamo, hai controllato i cavi?-
-Si, si sono tutti a posto.-
-Vaaaaa bene, passo stasera.-
-Grazie, grazie, grazie, grazie...” (ad libitum).

...Poche ore più tardi.

-Drin, drin...-
-Ciao, grazie, grazie, grazie....” (ad libitum).
MI siedo davanti al computer, controllo il cavo di rete, oh, oh, è leggermente fuori, trick ora è a posto. Digito: www.google.com. Funziona!

-Ma, ma, funziona, come hai fatto?-
-Il cavo non era a posto!-
-Oh, io li ho controllati solo sotto.-
-Ad un cliente, uno scherzo simile era costato 130 euro più iva, anzi no 195, ero uscito in urgenza.-
-Che fortuna vere un cognato tennico.-
-Eh già, che culo, che culo!
-Grazie, grazie, grazie.” (ad libitum).

Risalito sul mio cavallo bianco, mi allontanai nell’arancio tiepido del tramonto.

Foto di: Kenyee

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