martedì 24 marzo 2009

Per Te....chissà se mi guardi da lassù!


Lacrime dolci, quelle timide che quasi quasi non escono per
timore di bagnare le gote,
lacrime salate, quelle che si raccolgono con la punta
della lingua,
lacrime amare, quelle che bruciano la pelle...
Lacrime...
Sono piccole gocce dentro le quali vengono racchiuse
le emozioni che danno vita alle giornate.
Guardo la luna e mi commuovo,
peccando forse, di troppo sentimentalismo,
ed una lacrima si affaccia timida sul mondo,
la sento camminare su di me,
conserva tutte le parole non pronunciate,
tutte le immagini della mia vita che invece di
affievolirsi con il passare
del tempo, diventano sempre più nitide.
Ricordi, pensieri, delusioni, rimpianti....eppure un
delicato sorriso illumina il mio viso
perchè la piccola lacrima ha dissetato la mia anima
ricordandole che
è grazie ai ricordi se oggi posso raccontare le mie
esperienze,
è grazie ai pensieri più tristi se oggi conosco il
significato e l'importanza di un sorriso,
è grazie alle delusioni se oggi conosco i successi,
è grazie ai rimpianti se oggi vivo intensamente ogni
istante delle mie giornate.

Sono ancora una piccola studentessa che frequenta la
scuola della vita,
mi guardo attorno con entusiasmo, osservo quelli al
primo anno, quelli arrivati ormai all'ultimo, quelli
che senza libertà di scelta sono obbligati ad
abbandonarla.
Entro nell'aula ed il posto accanto al mio è
vuoto..."Dove sei?"
"Perchè non ti è stato permesso di varcare i cancelli
d'ingresso?"
"Perchè non mi hai lasciato il tempo di salutarti?"
"Perchè proprio te?"

Guardo la luna e mi commuovo, di nuovo, per il mio
eccessivo sentimentalismo,
ed una nuova piccola lacrima mi ricorda il tuo
nome....
Sei stato tu ad insegnarmi a sorridere nella
sofferenza,
a piangere nella gioia,
a disperare nella tranquillità e a tranquillizzarsi nella disperazione.
E ancora un sorriso...
perchè da oggi non sei più un
triste ricordo ma un pensiero felice!

giovedì 12 marzo 2009

IL PRANZO AL BUIO

Si è soliti sentire parlare di appuntamenti al buio:
incontri organizzati da amici per amici,
quegli incontri che nella totalità dei casi
si risolvono in lunghissime, estenuanti e tediose ore.
A me invece è capitato un pranzo al buio…

Di corsa a raggiungere un luogo che non ha nulla a che vedere col mio lavoro.
Il fenomeno, l’organizzatore dell’evento, è in fibrillazione
“dove sei?” “stai arrivando?”
“c’è un parcheggio libero sotto il mio ufficio se arrivi subito”
“sono in strada, quando arrivi mi vedi”

Ma che fretta c’è?
Si tratta solo di un pranzo.
Una volta giunta all’appuntamento entro nelle vesti della testimone di nozze:
aspettiamo che arrivi lo sposo che come da protocollo è sempre in ritardo.

Eccolo finalmente!!! Ma chi è??
Il solito avvocato che si atteggia a grand’uomo in carriera….
Il solito uomo in giacca e cravatta
-ah no, la cravatta non la porta perché fa più figo-
che non ha tempo di pranzare perché ha un appuntamento di lavoro,
quindi “ma sì prendo una coca e vi saluto”.
Ed io dovrei restare da sola col Fenomeno????

E’ seduto di fronte a me ed il suo sguardo mi cattura,
il suo sorriso è davvero allegro,
le sue mani sono meravigliose,
e poi….arrossisce!!!
Ed ecco che il destino gioca le sue carte:
in pochi secondi mi ritrovo a scrivere il suo numero di telefono
per poterlo incontrare più tardi!

Ma cosa sto facendo?

Forse ho semplicemente deciso di regalarmi un raggio di felicità,
un raggio che possa scaldarmi il cuore,
un raggio che possa farmi brillare l’anima.
Vorrei guardarmi allo specchio ed accorgermi di non essere sola,
che ciò che vedo non è il riflesso di un’illusione o della mia immaginazione,
che non si tratta di un’ombra che oscurerà la mia luce.

….ho colto quell’attimo che il fato mi ha regalato.
Non importa dove mi porterà, mi lascio cullare da questo brivido che ha il gusto del piacere, della gioia di vivere, del credere ad un uomo.
Ne sarà sempre, comunque, valsa la pena di viverlo…

martedì 3 marzo 2009

Aria di novità

Sarebbe ora di dare una svecchiata a questo blog. 


Ci scrivo sempre le solite menate. ultimamente nemmeno quelle.
Ci voglio delle novità. Per esempio vi potrei dire che ho iniziato a scrivere il mio nuovo libro.
Perchè? Ne avevi scritti di vecchi?

ehm... No.

Ma in verità, in verità vi dico, nella mia mente ne ho scritti molti e, soprattutto, ne ho venduti un casino. Ma nella realtà, ma cos'è poi la realtà?

Ok non ne ho mai scritto manco mezzo
Ma ora ho cominciato, così potrete chiedermi: "come procede il tuo nuovo libro?"
ed io suderò freddo.