giovedì 12 marzo 2009

IL PRANZO AL BUIO

Si è soliti sentire parlare di appuntamenti al buio:
incontri organizzati da amici per amici,
quegli incontri che nella totalità dei casi
si risolvono in lunghissime, estenuanti e tediose ore.
A me invece è capitato un pranzo al buio…

Di corsa a raggiungere un luogo che non ha nulla a che vedere col mio lavoro.
Il fenomeno, l’organizzatore dell’evento, è in fibrillazione
“dove sei?” “stai arrivando?”
“c’è un parcheggio libero sotto il mio ufficio se arrivi subito”
“sono in strada, quando arrivi mi vedi”

Ma che fretta c’è?
Si tratta solo di un pranzo.
Una volta giunta all’appuntamento entro nelle vesti della testimone di nozze:
aspettiamo che arrivi lo sposo che come da protocollo è sempre in ritardo.

Eccolo finalmente!!! Ma chi è??
Il solito avvocato che si atteggia a grand’uomo in carriera….
Il solito uomo in giacca e cravatta
-ah no, la cravatta non la porta perché fa più figo-
che non ha tempo di pranzare perché ha un appuntamento di lavoro,
quindi “ma sì prendo una coca e vi saluto”.
Ed io dovrei restare da sola col Fenomeno????

E’ seduto di fronte a me ed il suo sguardo mi cattura,
il suo sorriso è davvero allegro,
le sue mani sono meravigliose,
e poi….arrossisce!!!
Ed ecco che il destino gioca le sue carte:
in pochi secondi mi ritrovo a scrivere il suo numero di telefono
per poterlo incontrare più tardi!

Ma cosa sto facendo?

Forse ho semplicemente deciso di regalarmi un raggio di felicità,
un raggio che possa scaldarmi il cuore,
un raggio che possa farmi brillare l’anima.
Vorrei guardarmi allo specchio ed accorgermi di non essere sola,
che ciò che vedo non è il riflesso di un’illusione o della mia immaginazione,
che non si tratta di un’ombra che oscurerà la mia luce.

….ho colto quell’attimo che il fato mi ha regalato.
Non importa dove mi porterà, mi lascio cullare da questo brivido che ha il gusto del piacere, della gioia di vivere, del credere ad un uomo.
Ne sarà sempre, comunque, valsa la pena di viverlo…

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