martedì 12 giugno 2007

Non dire tacco se non ce l'hai nel sacco


Ma tu indossi solo scarpe con la fibbia?
L’osservazione arrivava da una ragazza piccoletta con un sorriso scimmiesco, uno di quelli dove il bilancio tra denti e gengive, pende drammaticamente a favore delle gengive.
-Si, che osservatrice. É perchè non so fare i nodi con le stringhe,
ricordo che in prima elementare mi rimandarono per quel motivo. Fu un estate
terribile e memorabile al tempo stesso, la passai a Milano andando a ripetizioni di nodi da un marinaio.
-Ma a milano non c’è il mare.-
-Infatti era solo un mezzo marinaio, un marinaio di terra, come le tartarughe, o le hostess se preferisci. Viveva in un barcone sui navigli e pescava salmoni sulla darsena.
-Salmoni nel Naviglio?-
-Si, sono i salmoni più grassi del mondo, perchè nella darsena non c’è nessuna corrente da risalire, un pò come il fois gras per le oche. Una vera prelibatezza. Sono dei salmoni assolutamente pigri, vivono anche loro controcorrente, ma solo in senso metaforico.
-Comunque sono delle belle scarpe, e le mie ti piacciono?-
Alzo la gamba ad angolo retto e io iniziai a tremare.
-Scusa, ma dove è il tacco-
-Non c’è, sono “ballerine”-
Questo era troppo, aveva anche osato pronunciare il nome infame.
L’abominio della femminilità, non ho mai capito cosa spinga una donna a mortificare cosi le sue forme, neanche fossimo in un regime totalitario.
Quelle erano color turchese, con un sottile fiocchetto sulla punta.
-Allora ti piacciono?-
-No, sono orribili-
-Ma... Non sono cose belle da dire a una signora-
-Ma tu non sei una signora, se ne accorgerebbe anche Loredana Bertè-
Sorrise, ancora tutte quelle gengive, mi venne voglia di lanciarle una nocciolina.
-Le scarpe col tacco sono scomode, e fanno venire le caviglie gonfie, cosa c’è di tanto speciale in una scarpa col tacco.
La guardai con commiserazione mista a un’unghia di tenerezza.
-Se invito una bella donna sul mio divano, voglio poterle sfilare la sua bella decoltè riempirla di Champagne, ed eventualmente sbottare in un... Ma questo Champagne sa di tacco, dentro a scarpe come le tue non ci berrei neanche il passato di verdura, che peraltro già mi fa schifo.
Esasperata chiamò la sua amica, che invece si destreggiava su due stiletti stilosi. Si scambiarono le calzature e la scimmia conquistò la posizione eretta.
Iniziai a riconsiderare le gengive.
-Ora come stò?-
-Ci voleva tanto?-
Le offrii il braccio e si illuminò, la scambiò per una galanteria, in realtà era una sfida, la aspettava un giro di ronda sul perfido ciotolato.
Sui tacchi bisogna anche saperci camminare.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe conoscere il parere dell'azienda Casadei riguardo alle ballerine tanto apprezzate dalle teen-ager dei giorni nostri... Ma, la MODA, dove è andata a finire?!? Sotto i piedi?..

Anonimo ha detto...

You write very well.